Parlando di società
pre-industriale, ho preso in considerazione tutto il periodo anteriore al 1750,
periodo in cui è venuta a costituirsi la
cosiddetta “famiglia patriarcale”.
Era la famiglia-tipo di una
società contadina e artigiana, unica istituzione capace di proteggere
l’individuo nel momento del bisogno e nelle difficoltà della vita.
L’individuo aveva poca importanza (valeva la famiglia: ricca o povera, con un buon nome o un cattivo nome, di
lavoratori o vagabondi..), ad ognuno era affidato un ruolo preciso, imposto e
accettato.
La famiglia era estesa, in quanto
composta da membri di più generazioni non tutti consanguinei, che svolgevano
sia attività domestiche che di sussistenza, in modo efficiente; e numerosa, formata da un elevato numero di
individui poiché al suo interno c’era un alto livello di fecondità.
Tra i membri di questa famiglia vi era un’intensa vita di relazione regolata dal patriarca, che esercitava il proprio potere di dominio e di controllo sulla moglie e sui figli ai quali
Tra i membri di questa famiglia vi era un’intensa vita di relazione regolata dal patriarca, che esercitava il proprio potere di dominio e di controllo sulla moglie e sui figli ai quali
attribuiva un ruolo preciso, che assolveva la funzione educativa ed
economico-sociale, essendo un’unità produttiva autosufficiente.
Infatti per quanto riguarda
l’aspetto economico la famiglia nella società pre-industriale si configurava
come una piccola azienda, essa produceva e consumava i beni, l’efficienza
dell’azienda era molto importante (più delle stesse relazioni affettive) perché
permetteva la sussistenza della famiglia stessa assicurandone il benessere.
Soffermandoci sull'ambito
politico invece, si nota che fino alla rivoluzione francese il singolo individuo
non aveva molto significato. Era il re che si preoccupava di salvaguardare o
allargare i confini dello stato, ma non si curava della miseria ed ignoranza
del popolo, interessato solamente al suo potere e prestigio.
Solo la Chiesa assisteva i malati, i poveri e si preoccupava
dell’istruzione, la famiglia perciò era lasciata a se stessa ed era l’unica
realtà che potesse garantire ai figli la sussistenza e un avvenire.
Vigevano una cultura di massa e
una cultura elitaria: la distanza tra le due era enorme.