martedì 5 maggio 2015

Come reagiscono generalmente le famiglie agli eventi sfida precedentemente elencati?

                         Gli eventi-sfida non sempre trovano famiglie attrezzate con le risorse necessarie.
La famiglia in genere reagisce e affronta questo squilibrio con meccanismi di adattamento di varia natura : 
di solito per prima cosa verifica le capacità interne del nucleo e nel caso in cui esso non sia
in grado di agire da solo richiede aiuto all'esterno.
In questi ultimi anni è crescente il numero di famiglie che non riesce più a riorganizzare il proprio
funzionamento in modo positivo, se il processo di auto-organizzazione fallisce, si passa alla
esplorazione dell’ambiente esterno, che avviene in genere per cerchi concentrici:
- si contatta in primo luogo il sistema parentale allargato.
- Poi si verificano le reti amicali primarie.
 (Amici,colleghi o altri nuclei famigliari che condividono gli stessi problemi).
- Si verificano le disponibilità/opportunità dei servizi pubblici- socio-assistenziali.
Quando un operatore si confronta con una famiglia in difficoltà: fa una diagnosi per capire cosa non
sta funzionando, ma anche cosa funziona (presta attenzione ai messaggi, ai linguaggi e alle
narrazioni, rispettando l’identità della famiglia nella sua diversità e unicità) realizza poi interventi
focalizzati sui disagi, questi dovrebbero portare alla guarigione, grazie anche a tecniche come:
l’attenzione, l’ascolto e la cura dei bisogni fisici primari.