giovedì 14 maggio 2015

Cosa intendiamo parlando di psicoterapia famigliare?

Come già detto in precedenza, nel corso della loro esistenza, le famiglie possono attraversare
momenti difficili, che mettono duramente alla prova la loro stabilità e la loro coesione interna.
Dato che la famiglia è composta da singoli individui in relazione tra loro, l’intervento specialistico di uno psicologo o psichiatra mirato solamente ad un membro del sistema potrebbe rivelarsi inefficiente.
La psicoterapia familiare prevede quindi incontri tra uno o più psicoterapeuti e l’intera famiglia: attraverso una serie di tecniche specifiche, si aiuta l’intero nucleo famigliare a rileggere la propria storia evolutiva e a evidenziare i nodi problematici, nel tentativo di superarli.
La psicologia che si occupa delle famiglie si basa su alcune tesi fondamentali:
·   La famiglia è un sistema interattivo.
·   Ogni comportamento individuale viene letto ed interpretato in base agli effetti che esso ha tra i componenti del nucleo famigliare
·   Il sintomo non va visto soltanto come manifestazione di un disagio individuale, ma va interpretato in quanto espressione di un’organizzazione disfunzionale, ovvero del “sistema famiglia” nella sua complessità e totalità.


Ad esempio: nelle famiglie con bambini che manifestano un disagio psicologico, i genitori, che a loro volta presentano disturbi mentali, possono essere considerati la causa scatenante o la concausa delle patologie manifestate dai figli, non si tratta perciò di una casualità genetica.
In altri casi può avvenire il contrario, ovvero che le difficoltà del bambino possono indurre negli altri membri della famiglia comportamenti disturbati, dando luogo a nuovi e complessi disequilibri famigliari.