domenica 10 maggio 2015

L'ANFORA IMPERFETTA

Spesso come educatori lavoriamo con soggetti che hanno una storia di vita molto particolare.
Alcuni di essi sono minori abbandonati che non hanno mai avuto una base affettiva, o minori stranieri non accompagnati, e ragazzi/adulti con disabilità, o anziani senza una famiglia, senza qualcuno che li assista negli ultimi anni della loro vita.
Risulta fondamentale a contatto con tali persone non soffermarsi sull'involucro esterno, dovremo cercare di vedere oltre, ovvero quelle che sono le ferite e aiutarli a lavorare su queste.
Una buona progettualità permette di non arrendersi di fronte a debolezze/ferite degli educandi, ma a partire da quelle per far nascere qualcosa di assolutamente meraviglioso.

Ricordandosi che le difficoltà non mancheranno, ma con pazienza e ottimismo qualche buon germoglio crescerà!

3 commenti:

  1. Così come l'anfora ognuno di noi può far germogliare ciò che ci sta sta intorno contribuendo al miglioramento del bene collettivo. Ho apprezzato in particolare la semplicità con cui è espresso un messaggio così importante.

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  2. Toccante. Un concetto insolito e davvero interessante!

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